La replica di Guido Sacconi
Leggo, con qualche sconcerto, che il sindaco in scadenza, Leonardo Borchi, in una delle sue frequenti peregrinazioni su Facebook, attacca rispondendo alle critiche da noi mosse – una settimana fa, peraltro – alla sua incontenibile determinazione di chiudere in dirittura d’arrivo l’annosa pratica urbanistica del Comune di Vaglia. Cosa, peraltro, portata a termine nella riunione del Consiglio di ieri riconvocato frettolosamente dopo la sospensione di venerdì scorso, dovuta all’assenza di 4 consiglieri (2 di opposizione, certamente e giustamente, più 2 di maggioranza…).
Per parte mia, mi limito ad una domanda molto semplice, di natura banalmente politica. Una domanda che, in qualche modo, non è altro che la riformulazione di quella posta l’altra settimana: se il problema era di consentire al cittadino che lo ha richiesto di poter costruire la sua “capannina per gli attrezzi”, perché si è aspettato tutto questo tempo? Perché, dopo “più di tre anni di lavori” si è aspettato proprio a poco più di un mese dal voto ? E perché, anche fuori dal campo della programmazione urbanistica, non si è fatto praticamente nulla? Compresa la dissipazione delle risorse accumulate o quelle ottenute dalla Regione Toscana – ben 700.000 euro, assegnati e rifiutati ! – per il plesso scolastico del Barellai?
Noi a queste cose, e ad altre di questo tipo, stiamo pensando e progettando per dare già nei prossimi giorni obiettivi precisi. Peccato che, per farle, dovremo riparare ai danni e alle lacune di cinque anni di vuoto. E di chiacchiere. Magari su Facebook.
Ma questo è il prezzo – ed il bello – della politica. Quella vera. Quella che io ho avuto la fortuna di conoscere e praticare. Da Firenze a Bruxelles.